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Visualizzazione dei post da dicembre, 2024

Un glitch molto particolare 2

Il post precedente viene valutato prima da Grok/X, il chatbot basato sull'intelligenza artificiale sviluppato da xAI, l'azienda fondata da Elon Musk, e poi dal modello reasoning  o1 di OpenAI. Entrambi i modelli hanno fornito risposte permanenti, sostanzialmente uguali nel tempo su chat diverse per lo stesso prompt, ma, tra loro, leggermente diverse, soprattutto nelle critiche. Il primo, giustamente, rileva che  Il nesso tra Ramanujan e Bostrom non è immediatamente chiaro e potrebbe trarre beneficio da una spiegazione più dettagliata o da un esempio concreto che mostri come i lavori di Ramanujan potrebbero effettivamente interagire con l'ipotesi della simulazione... ,  concludendo  La conclusione sembra un po' affrettata. Potrebbe essere rafforzata con un riassunto delle idee principali e una riflessione più ampia sul significato filosofico o scientifico di tali speculazioni. Il secondo è più polite , dice e non dice Speculativo ma dichiaratamente tale, ossia no...

Un glitch molto particolare

  Warning: quanto segue potrebbe urtare la sensibilità di alcuni lettori.  Pochi giorni fa ho rivisto in TV, con piacere, il film “The Man Who Knew Infinity”, che racconta la storia vera di Srinivasa Ramanujan, il matematico indiano che riuscì a ottenere l'ammissione alla prestigiosa Università di Cambridge agli inizi del secolo scorso, diventando, sotto la guida di G. H. Hardy, un pioniere nei campi più avanzati della ricerca matematica.  I risultati conseguiti da Ramanujan, in particolare quelli sulle funzioni e sulle forme modulari, trovano ancora oggi applicazione in alcune branche della fisica teorica, come quella della teoria delle stringhe. Esiste un nesso tra Ramanujan e l’ipotesi della simulazione del filosofo Nick Bostrom, riemersa prepotentemente questa mattina nel mio news aggregator? Nick Bostrom ipotizza che il nostro universo sia un’enorme simulazione creata da una civiltà avanzata. L'universo si rivela attraverso il linguaggio matematico, con risultati c...

Un tempo

Un tempo, quando ero piccolo, preparare l’albero di Natale aveva un altro sapore.  C’era quella magia che solo gli occhi di bambino sanno cogliere: ogni pallina diventava un caleidoscopio di luci scintillanti e ogni ramo dell’abete sembrava nascondere un piccolo dono.  Ricordo l’attesa febbrile per l’apertura delle scatole di scarpe piene di addobbi, portate in salotto dalla soffitta ancora impolverate, e il profumo della buccia di mandarino che si mescolava alla resina.  Le abili mani di mia madre guidavano le mie, mentre, sollevato sulle punte dei piedi, cercavo di appendere le decorazioni sempre più in alto. Poi arrivava il momento topico delle festività, vissuto da tutta la famiglia con un po' di trepidazione: l’accensione delle minuscole lampadine a incandescenza che dovevano rigorosamente ricalcare le volute dei festoni.  Con le loro lucette pulsanti, riempivano, tutt'intorno, di figure danzanti la carta da parati, mentre i sibili del vento inquietavano le fiam...

Un volo su questo blog

Cinquantadue sfere sono sospese nella scena di Blender come pianeti in miniatura, ognuna custode di un pensiero cristallizzato nel tempo. Questa composizione rappresenta una metafora visiva del percorso creativo che ho intrapreso con il blog “Pensieri d’assestamento”. Ogni sfera mostra una delle cinquantadue immagini utilizzate per altrettanti post del blog, mentre la camera le esplora in modalità fly navigation (come si dice in gergo tecnico). Non è casuale la scelta di riassumere tutte le pubblicazioni, da agosto ad oggi, attraverso delle sfere. La sfera, infatti, possiede diverse proprietà interessanti, ma quella che più mi affascina è la capacità di offrire la superficie minima per il volume massimo. Per le gocce di liquido, la forma sferica è dovuta principalmente alla tensione superficiale, che tende a minimizzare l’area della superficie. La scia evanescente rossa che compare nel video simboleggia il filo conduttore della narrazione.  La camera si muove in questo...

360

I video 360 demoliscono le cornici tradizionali della visione.  Mentre un video normale si sviluppa unicamente attraverso la finestra rettangolare dell’inquadratura, in quello immersivo ci si ritrova al centro di una sfera visiva che abbraccia tutto ciò che accade, in ogni direzione. Viene realizzato con speciali videocamere dotate di lenti multiple, oppure con array di telecamere sincronizzate disposte in cerchio. In un video 360 diventi un personaggio di un videogioco first person .  Per intenderci, è come passare, durante un concerto, dal palco alla folla oppure, in un documentario naturalistico, scoprire dettagli che il regista non aveva intenzione di mostrare. Nei video cosiddetti lineari però non puoi decidere dove andare, ma solo esplorare la visuale (guardando in tutte le direzioni); in altre parole, sei vincolato al percorso stabilito dal creatore del contenuto. Con un semplice movimento del visore VR o dello smartphone, la visuale del video a 360° cambia, al suolo, a...

Aumentiamo la realtà

La realtà aumentata sta trasformando il modo in cui raccontiamo storie e creiamo arte digitale. Questo frame, estratto da un cortometraggio che la “simula” (il simulare qualcosa che è già simulato ha il sapore di una ricorsione ed è evidentemente una deformazione informatica) con alcuni espedienti grafici, lo dimostra perfettamente: una semplice scatola regalo nella neve diventa il punto di partenza per una danza di spirali che si sparpagliano sul suolo innevato.  L'estro di Archimede rivive in questa clip natalizia che utilizza la sua celebre spirale – una curva che mantiene sempre la stessa distanza tra i suoi giri, similmente alla filettatura di una vite – come elemento decorativo. La particolarità di questa curva, descritta per la prima volta nel trattato “Sulle spirali” del 225 a.C., risiede nella sua costante e armoniosa espansione rispetto al centro, caratteristica che la rende perfetta per questa trasformazione artistica, dove sembra generare alberi di cristallo. La magia d...

Un sognatore cognitivo in un modo di ciechi

« Te piace ’o presepio?» Ho sempre ritenuto che la lettura tradizionale di “Natale in Casa Cupiello” di Eduardo De Filippo dovesse lasciare il posto a un’interpretazione meno scontata e più pedagogica. Luca non è un sognatore in fuga dalla realtà, ma un “sognatore cognitivo”, instancabile e incompreso, che insegue la bellezza in un mondo sulla strada dello sviluppo senza progresso. Oggi quel viaggio continua con le conseguenze nefaste che sono sotto gli occhi di tutti. Il presepe non è un semplice strumento di evasione o alienante, bensì il suo laboratorio di ricerca, dove sperimenta e affina l’arte presepiale in un percorso quasi scientifico.  Eppure, questi piccoli ma costanti perfezionamenti, conseguiti faticosamente un Natale dopo l'altro, sfuggono completamente ai suoi familiari, in particolare a Tommasino, che con il suo emblematico «Nun me piace ’o presepio!» non riesce – o forse non vuole – riconoscerne il valore. Dove molti vedono un’alienazione, io intravedo piu...

FLUID

Cascate che sfidano la gravità, onde che si infrangono con realismo mozzafiato, gocce d'acqua che si fondono in un abbraccio fluido. Benvenuti nel mondo della simulazione dei liquidi in Blender, dove la magia dell'animazione prende vita. E dietro a questa magia si cela un linguaggio tecnico, uno strumento indispensabile per dominare l'arte dell’animazione procedurale. Il FLIP Solver è il cuore del sistema FLUID, un vero e proprio maestro d'orchestra che dirige il movimento del fluido. Per farlo, si affida a due strumenti fondamentali: le particelle, minuscoli punti che tracciano il percorso del liquido, e le griglie, mappe tridimensionali che catturano la complessità dei suoi vortici e spruzzi in ogni istante. Ogni liquido ha una sua personalità, definita dai seguenti quattro parametri o fattori fondamentali.  Viscosità: determina quanto il liquido resiste al flusso, la sua fluidità intrinseca.  Tensione superficiale: controlla la formazione di gocce e bolle, creando qu...

Un improbabile volo radente

Holmes dice a Watson: «Tu vedi, ma non osservi.  La differenza è chiara. Per esempio, tu hai visto spesso i gradini che dalla sala portano a questa stanza.» «Spessissimo.» «Quante volte?» «Beh, alcune centinaia di volte.» «E quanti gradini ci sono?» «Quanti? Non lo so.» «Appunto! Non hai osservato. Eppure hai visto. Ecco quello che intendo.» Quando ci troviamo di fronte a un’immagine come quella creata con Blender che vedi in questo post, si può provare stupore e forse anche un leggero smarrimento. Un paesaggio surreale, un suolo disseminato di rocce levigate di forma conica e un sole all’orizzonte: tutt'intorno nessun segno di vita. Un mondo che sembra non obbedire a leggi fisiche a noi familiari. È proprio da queste sensazioni, da questi interrogativi sospesi, che nasce l’opportunità di creare storie. Allora, come osservare in profondità? Prima di tutto, si deve analizzare con calma la scena senza fermarsi alla prima impressione. Notare la disposizione degli oggetti (tecnicamente...

Un caso di ibridazione nel gaming

VRBounceBigMaster: quando il retrogaming incontra la realtà virtuale  Nel vasto ecosistema dei titoli VR, potrebbe benissimo emergere come un interessante mashup che fonde il DNA dei classici arcade come il Pong, la fisica realistica del bowling e la dinamicità del pinball (meglio noto in Italia come flipper). Questo gioco innalza di livello il concetto di ball physics, creando un gameplay loop che risulta both engaging e fisicamente coinvolgente.  Le core mechanics di VRBounceBigMaster affondano le radici nella storia del gaming: dal Pong eredita il concept fondamentale della deviazione della sfera, ma sostituisce il paddle con un controller naturale: la mano virtuale del giocatore; come nel bowling, la fisica degli impatti e delle collisioni gioca un ruolo cruciale nel gameplay loop; dal flipper prende il concetto di chain reactions e scoring basato sulla capacità di innescare sequenze di eventi. Il motore fisico del gioco brilla nella simulazione della trasmissione dell’ene...

A VR Case Study

Il progetto VR BounceBigMaster ridefinisce il concetto di gioco nella realtà virtuale, offrendo un'esperienza unica in cui precisione, riflessi e strategia si fondono in un mix di puro divertimento. I giocatori si immergono in un ambiente futuristico, dove devono padroneggiare l'arte della deviazione delle sfere, accumulando punti e concatenando combo spettacolari.  Un sistema di combo dinamico premia i colpi consecutivi effettuati entro una finestra temporale di 20 secondi, con un moltiplicatore fino a 5x per le sequenze perfette e bonus speciali per deviazioni ad angolo preciso. Le interazioni risultano naturali grazie all'integrazione delle mani OVR e alla fisica realistica, con ogni colpo evidenziato da un feedback aptico e sonoro. L'ambientazione neon-cyber, arricchita da effetti luminosi dinamici, audio posizionale 3D e dettagli particellari, offre un'immersione totale. Un sistema di punteggio avanzato include una tabella aggiornata in tempo reale, il monitora...

Christmas Time, Virtual Time

Il Natale nell'era digitale assume contorni inaspettati: gli abeti innevati brillano di pixel scintillanti e una scatola dorata viene afferrata e lasciata fluttuare nello spazio da una mano evanescente. La realtà virtuale ha trasformato il modo in cui viviamo le festività: ora possiamo attraversare mercatini natalizi da Tokyo a New York senza muoverci dal divano e riunirci con i parenti lontani, o con altre persone scelte casualmente dall'algoritmo, in videochat. Eppure, la magia del Natale rimane intatta anche in questa nuova dimensione. I sorrisi degli avatar trasmettono ancora calore umano, le decorazioni 3D accendono ancora la meraviglia nei nostri occhi. Certo, la VR non potrà mai sostituire il calore di un abbraccio reale o il profumo dei biscotti appena sfornati, ma di sicuro abbatte le barriere della distanza.  È uno strumento che amplifica la magia natalizia, permettendoci di creare spazi impossibili, dove l'unico limite è quello della fantasia. In questo Christmas...