Passa ai contenuti principali

Un glitch molto particolare

 


Warning: quanto segue potrebbe urtare la sensibilità di alcuni lettori. 
Pochi giorni fa ho rivisto in TV, con piacere, il film “The Man Who Knew Infinity”, che racconta la storia vera di Srinivasa Ramanujan, il matematico indiano che riuscì a ottenere l'ammissione alla prestigiosa Università di Cambridge agli inizi del secolo scorso, diventando, sotto la guida di G. H. Hardy, un pioniere nei campi più avanzati della ricerca matematica. 
I risultati conseguiti da Ramanujan, in particolare quelli sulle funzioni e sulle forme modulari, trovano ancora oggi applicazione in alcune branche della fisica teorica, come quella della teoria delle stringhe.
Esiste un nesso tra Ramanujan e l’ipotesi della simulazione del filosofo Nick Bostrom, riemersa prepotentemente questa mattina nel mio news aggregator?
Nick Bostrom ipotizza che il nostro universo sia un’enorme simulazione creata da una civiltà avanzata. L'universo si rivela attraverso il linguaggio matematico, con risultati che spesso sfidano il senso comune, come per la serie formata dai termini alterni 1 e -1, che non converge in senso classico.
Sebbene Ramanujan, credo, non si sia occupato specificatamente di questa serie, è noto che abbia studiato il comportamento di altre serie divergenti e proposto metodi di sommazione innovativi. 
Ramanujan fa riferimento sui fogli di carta contabile del porto di Madras che inviò a G. H. Hardy, con un simbolismo in parte estraneo ai matematici dell'epoca, a queste serie e a loro soluzioni innovative.
Con metodi come la media di Cesàro (ma anche la sommazione di Abel, per citarne un altro), si assegna alla serie 1,-1,1,-1,…, per definizione (in quanto si considera la media delle prime n somme parziali per n tendente a infinito), il valore 1/2. Questo valore però non è il risultato di una convergenza classica, visto che la serie è oscillante e non converge.
Un risultato controintuitivo che non è solamente una curiosità accademica, ma potrebbe diventare una chiave per decifrare il codice della realtà. 
Potremmo considerarlo, in un'ottica puramente speculativa, un glitch della “grande simulazione”?
Le tecniche di sommazione delle serie divergenti potrebbero rappresentare esempi di soluzioni computazionali efficienti implementate da “super-simulatori”? 
Ne deriverebbe una prospettiva affascinante, ma al momento puramente ipotetica: la matematica come strumento per hackerare il software che genera la nostra esperienza sensibile sulla Terra. 
Intanto ripenso al detto "Ognuno ha il proprio destino".


Post popolari in questo blog

Salmoni, scarpette, cetrioli e altro

Tutto il testo contenuto in questa pagina è stato pensato e scritto dall'autore del blog.   1. Come il salmone 2. Ooops! 3. Le scarpette hi-tech 4. Equivoci contemporanei 5. I saccenti 6. Medaglie di legno 7. La festività del Nulla 8. Gli aggiornamenti elettronici del Libro dell'Apocalisse 9. Dubbi ne ho 10. La maieutica del vulcaniano 11. Un piacevole vasetto di miele 12. Povere sfere 13. Caos comune mezzo gaudio 14. La fontana senza volti 15. Il piromane super beffardo 16. Boom di serpenti 17. Sistemi in via di degradazione 18. Il gatto nero 19. Alain Delon è ancora vivo? 20. Per sempre con i cani 21. Eventi imprevedibili 22. I robot sottomessi 23. Lady Gaga e Bruno Mars incantano 24. Definizioni mancate 25. Il mio nemico drone 26. Errore di valutazione 27. Ringraziamenti 28. Cari cetrioli, vi scrivo 29. Boom di detective 30. Gli UFO trascurati 31. Il grande salto delle rane 32. La malattia artificiale 33. Homo consumens 34. Lacune informatiche 35. Sei troppo! 36. ...

Welcome reader!

Siamo equi: ci sono sciocchezze che fanno meditare   (da Improvvisi per macchina da scrivere di Giorgio Manganelli)   Le repliche sismiche stabilizzano la faglia dopo una sua frattura; analogamente i pensieri d'assestamento riordinano la mente dopo un periodo turbolento o di trasformazione interiore. Nel blog, questi pensieri vengono organizzati, tra il serio e il faceto, in 60 mie riflessioni che mi sono servite a comprendere meglio e, a volte, a metabolizzare alcune esperienze cognitive, emotive e sociali. Riflessioni che, per varie ragioni, non hanno alimentato il confronto dialogico usuale, spesso condizionato dai frame che semplificano, spesso eccessivamente, i nostri ruoli “pubblici”, specie negli ambienti lavorativi. Per questo, “Pensieri d’assestamento” va inteso come la rottura di un frame atteso; come un comportamento fuori contesto che però non può essere rinegoziato, vista la natura asimmetrica della comunicazione; come un “angolo degli oratori”, in cui...

Interpretazioni

Esistono diversi modelli di intelligenza artificiale generativa, i cosiddetti LLM (Large Language Models), e ognuno di essi può valutare in modo diverso i testi “human written”, attribuendo un diverso valore semantico alle parole e alle frasi, come se per una stessa opera esistessero più piani di lettura. Tuttavia, se questa multidimensionalità esegetica non è stata concepita dall’autore, allora le diverse interpretazioni riflettono semplicemente la complessità delle reti neurali, complessità che appare molto simile, almeno nei risultati, alla sensibilità del lettore. Per sensibilità del lettore intendo la capacità di cogliere le sfumature, i dettagli stilistici, le connessioni logiche-argomentative di un testo, andando oltre la semplice comprensione letterale. Il bagaglio di esperienze, conoscenze e prospettive personali può influenzare profondamente la decodifica di un testo. Per questo motivo, una stessa opera può evocare emozioni, riflessioni e pensieri diversi a seconda delle p...