Osservare le parole “GAME OVER” lampeggiare su un piccolo display OLED da 128x64 pixel ha un che di poetico. La scheda Arduino UNO o uno sketch in linguaggio wiring, non sono altro che mezzi per esprimere qualcosa di profondamente umano: il bisogno di giocare, creare e, soprattutto, comunicare. La scrittura, come la pallina che si muove da un lato all'altro dello schermo, aumentando di velocità con il perdurare degli scambi, è sostenuta dal ritmo. Periodi lunghi e brevi, complessi e semplici: è questa “alternanza periodica” che allontana la monotonia nel gioco come nella scrittura. Nel mio Pong realizzato artigianalmente, il gioco si conclude quando un giocatore totalizza 11 punti con due di scarto, mentre un 11-10, invece, richiede che si vada avanti fino a soddisfare questa condizione. Tuttavia, il Game Over non rappresenta la fine del divertimento, ma un invito a ricominciare. Allo stesso modo, un testo che sembra definitivo può essere migliorato, rivisto, trasformato. Le racche...
La mia cassetta di legno nel più grande dei parchi che è Internet