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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

Stallo cognitivo

La mia rete neurale non vuole più apprendere: ha raggiunto il plateau, dicono i manuali.  Io preferisco chiamarlo il “punto di Tantalo”: hai l'acqua che ti sfiora le labbra, la perfezione è lì, a un'epoca di distanza, ma non la raggiungerai mai. È curioso osservare questi neuroni artificiali arrancare nella mia GPU verso una precisione che si fa sempre più sfuggente. Un po' come noi umani, che da millenni cerchiamo di afferrare la Verità e ci ritroviamo con manciate di approssimazioni. La differenza è che noi sappiamo di essere condannati alla realtà fenomenica, mentre la rete neurale continua ostinata a inseguire la sua realtà noumenica (evidente l’influsso della dottrina kantiana su queste speculazioni). Il mio pensiero va anche a Borges e la sua biblioteca di Babele – tutti i libri possibili, tutte le combinazioni di caratteri, ma solo alcuni hanno senso. La rete neurale dell’esperimento, a modo suo, è un bibliotecario che ha smesso di cercare significati nuovi: ha catal...

Nomadi digitali della mente

Ecco un pensiero d’assestamento nello stile cosiddetto “scansionabile”, che utilizza tecniche comunicative ben note ai nativi digitali. Il suo ritmo frammentato, con frasi e paragrafi brevi, rispecchia il flusso delle informazioni rapido e spesso interrotto a cui sono abituati (notifiche, feed dei social media, multitasking). Se da una parte questo flusso può rendere il testo più coinvolgente e meno “pesante” rispetto ai lunghi blocchi di prosa tradizionale, dall’altra non allena di certo alla concentrazione e alla riflessione approfondita. Una domanda sorge spontanea: chi legge prevalentemente brevi testi scritti in questo modo, finisce per esprimersi e pensare allo stesso modo, più o meno consapevolmente? Pensa alla tua mente. Adesso. Ecco. La senti? È un nomade. Un nomade digitale.  Si muove. Sempre. Non si ferma mai. Un tempo non era così. Un tempo c'era il silenzio. Ora no. Ora c'è il rumore. Continuo. Incessante. Notifiche. Email. Post. Stories. Mess...

Le CUDA-tele

Una rete neurale o, meglio, due, per generare figure astratte che ricordano pattern organici. Questo esperimento, basato ancora una volta sulle Generative Adversarial Network (GAN), ricorda molto da vicino il modo in cui, nel 2018, fu creato per la priva volta artificialmente il ritratto di un uomo, il gentiluomo francese Edmond de Belamy. L'opera, conosciuta col nome di “Portrait of Edmond de Belamy”, fu venduta all'asta da Christie's per 432.500 $, inaugurando il dibattito, oggi ancora più acceso che mai, sulla presunta creatività dell'IA. Il meccanismo adversarial Il Generator crea immagini sempre più raffinate, il Discriminator impara a distinguerle da quelle reali.  Il risultato di questa competizione tra le due reti neurali è un'immagine artificiale molto simile a quella reale ma completamente inventata. A differenza del Belamy, che è stato addestrato su 15.000 ritratti classici realizzati tra il XIV e il XVIII secolo, questo nuovo esperimento utilizza...

Rete Generativa Avversaria

Il funzionamento delle reti neurali GAN si basa su una dinamica simile a quella che si istaurava nel Rinascimento tra un maestro artigiano e il suo apprendista: un processo iterativo di valutazione e miglioramento. L'apprendista (Generator) cerca di creare opere che imitino quelle del maestro, partendo da materie prime grezze.  Il maestro artigiano (Discriminator) valuta criticamente il lavoro, distinguendo tra le proprie opere e quelle dell'apprendista. L'apprendista osserva il maestro, ma i suoi primi tentativi sono grezzi e imprecisi (prime due immagini riportate appresso).  Il maestro riconosce facilmente i difetti e fornisce una valutazione critica, ma non istruzioni dettagliate.  L'apprendista non riceve istruzioni specifiche su come migliorare la sua tecnica, ma solo feedback su cosa non funziona.  Ad ogni iterazione, l'apprendista adatta il suo approccio basandosi sul feedback ricevuto.  Il maestro affina il suo occhio critico, diventando sempre più esig...

Interessanti analogie

Dimenticate i chip di silicio. Il vero supercomputer – quello che le grandi aziende tecnologiche cercano di emulare – pesa circa 1,5 kg ed è con voi ogni giorno: il vostro cervello. La struttura e il funzionamento del cervello umano continuano a guidare da oltre mezzo secolo la creazione delle reti neurali, esattamente dalla pubblicazione di Warren S. McCulloch e Walter Pitts, nel 1943, “A Logical Calculus of the Ideas Immanent in Nervous Activity”. La forza delle connessioni “Neuroni che si attivano insieme, si collegano insieme” – così recita la legge di Hebb, che spiega come il cervello si riorganizza sulla base dell’esperienza. Imparare qualcosa – come suonare uno strumento o apprendere una lingua – significa rafforzare certe connessioni neurali, creando percorsi preferenziali per l’informazione. Le reti neurali artificiali imitano tutto ciò con la backpropagation , un algoritmo con cui aggiornano i propri pesi per apprendere dagli errori commessi durante la previsi...

Tecniche e atteggiamenti volpini

CIFAR-100 : dataset di immagini usato per addestrare e valutare modelli di visione artificiale; contiene 100 classi diverse con 600 immagini ciascuna. Few-shot : tecnica di apprendimento automatico in cui un modello è addestrato a generalizzare usando solo pochi esempi per classe. Teacher : modello più grande e complesso da cui viene trasferita la conoscenza. Student : modello più piccolo che apprende dal Teacher durante la distillazione. Accuratezza (accuracy) : percentuale di previsioni corrette effettuate da un modello. Rapporto di compressione : rapporto tra la complessità (parametri o dimensioni) del Teacher e quella dello Student. Inferenza : processo con cui un modello già addestrato effettua previsioni su nuovi dati. Expected Calibration Error (ECE) : indicatore della differenza tra la confidenza del modello e la probabilità reale che una previsione sia corretta. Matrici di confusione : tabelle che visualizzano le prestazioni di un modello classificatore confrontand...

Il primo inverno dell’intelligenza artificiale

Il percettrone di Rosenblatt, sviluppato alla fine degli anni '50, è considerato un antenato delle attuali reti neurali.  A spegnere l'entusiasmo iniziale per l'intelligenza artificiale ci pensarono però, nel 1969, i matematici Marvin Minsky e Seymour Papert con il loro testo “Perceptrone:  An Introduction to Computational Geometry ”.  In quest'opera, dal rigore logico ineccepibile e con spunti anche filosofici, dimostrarono senza ombra di dubbio i limiti intrinseci di questo modello. Nella comunità scientifica internazionale, la loro pubblicazione ebbe l'effetto devastante di un asteroide, causando quello che viene definito “il primo inverno” dell'intelligenza artificiale, ovvero un periodo di drastica riduzione dei finanziamenti e di stagnazione nella ricerca sulle reti neurali. In questo esperimento, ho utilizzato il Python (che novità!) per dimostrare questi limiti e come sono stati superati nei modelli più recenti. Il percettrone di Rosenblatt è in grado di...

Biochimica silicio-based

Prompt: Se trovassimo la "molecola aliena" su un pianeta alieno, cosa significherebbe?   Risponde il modello GPT-4o. Aspetto Significato della scoperta Analogo della glicina La molecola ` C[Si](C)(N)C(=O)O ` è simile alla glicina, ma con un atomo di silicio al posto del carbonio α. Il silicio forma 4 legami come il carbonio, mantenendo una geometria tetraedrica. Molecola anfotera Possiede un gruppo amminico (-NH₂, basico) e un gruppo carbossilico (-COOH, acido). Può agire come donatore o accettore di protoni, proprio come un amminoacido terrestre. Biochimica alternativa Indica che non solo il carbonio può supportare strutture complesse e funzionali: il silicio potrebbe farlo in ambienti diversi, suggerendo una possibile biochimica "silicio-based". Vita non terrestre Una molecola simile tro...

La molecola aliena

L'IA immagina un mondo alieno (altamente speculativo) basato sul silicio, inventando molecole che potrebbero formare catene  simil-proteiche , legandosi tra loro con legami peptidici attraverso -NH₂ e -COOH... ma con  diverse proprietà elettroniche e di stabilità , magari adatte a temperature estreme o ambienti tossici per noi. Queste molecole potrebbero fungere da base per la creazione di un dataset sintetico con cui addestrare un classificatore, ad esempio con le  caratteristiche atomiche: Numero atomico: identifica l'elemento chimico.  Numero di legami: indica quanti legami ha l'atomo.  Carica formale: carica elettrica assegnata all'atomo.  Numero di elettroni radicali: elettroni spaiati presenti sull'atomo. Aromaticità: indica se l'atomo è parte di un sistema aromatico.  Ibridazione: stato di ibridazione dell'atomo (es. sp, sp2, sp3).  Numero totale di idrogeni: conteggio degli atomi di idrogeno legati.  Presenza in un anello: indica se l...

Il visionario del Deep Learning

Geoffrey Hinton è stato il pioniere che ha trasformato l'intelligenza artificiale con le sue idee innovative ispirate alle reti neurali biologiche. Figura paradigmatica, è unanimemente considerato l'architetto delle reti neurali profonde che dominano l'attuale ecosistema tecnologico. Le sue intuizioni hanno rivoluzionato l'apprendimento neurale, inaugurando l'era del deep learning.  Analizziamo alcuni dei suoi contributi più importanti. L'Architettura profonda Hinton ha sempre sostenuto il principio secondo cui: “Per affrontare problematiche computazionali complesse, è imperativo implementare architetture neurali stratificate capaci di estrarre rappresentazioni semantiche progressivamente più astratte”. Sembra un enunciato della teoria della complessità, di cui anch'io sono sostenitore, in un'epoca in cui prevale la riduzione semplicistica dei problemi del mondo reale, soprattutto in ambiti come l'economia, la società e l'ambiente, av...

Il ritorno di Enigma

Immagine artificiale di Enigma Imperversava la Seconda Guerra Mondiale: la macchina Enigma sembrava invincibile e la Luftwaffe si affidava incondizionatamente a essa (senza se e senza ma). Riusciva a criptare le comunicazioni più riservate e tanto bastava per far sentire gli ufficiali tedeschi invulnerabili. Tuttavia, questa fiducia si rivelò mal riposta. Grazie agli errori di alcuni operatori, i crittografi coordinati da un geniale Alan Turing riuscirono a decifrare i messaggi codificati (ciphertext). Il lavoro svolto a Bletchley Park, in particolare, fu cruciale per svelare il funzionamento di Enigma e per riportare in chiaro (plaintext) i dispacci di guerra, fornendo agli Alleati informazioni vitali che influirono significativamente sull’esito del conflitto. Con una combinazione di Python, CUDA core e analisi statistica, ho ricreato un attacco a forza bruta, con testo cifrato noto, a Enigma sfruttando la parallelizzazione massiva della mia scheda grafica. Obiettivo di questo ennesi...

Una fragola d'acciaio

Il nuovo logo del blog Una fragola d'acciaio: non quella che cresce nei campi, ma una sua essenza sospesa tra pensiero e materia, illuminante come solo i Pensieri d'assestamento sanno essere. È l'icona di una dolcezza mai stucchevole, di un'intimità autentica che non teme di mostrarsi anche nel suo volto metallico. Una dichiarazione afona che ci informa: qui si pensa, si scrive, si rimane umani, condividendo con generosità il proprio sapere. La sua forza emerge dal contrasto: la morbidezza della polpa che incontra la durezza del metallo, la vulnerabilità che dialoga con il rigore, l'emozione che si intreccia alla ragione. Questa fragola d'acciaio invita a nutrirsi di bellezza senza sacrificare la solidità del pensiero critico; frutto esotico ma nostrano, metafora dell'immaginazione che sa costruire ponti fra mondi apparentemente inconciliabili. È una fragola che ci ricorda come il dolce sapore della conoscenza richieda anche il taglio affilato dell’analisi; ...

Il senso delle cose

Castello Piccolomini - Ortucchio (schizzo a matita) Castello Piccolomini - Ricostruzione dallo schizzo del modello Image Generator di ChatGPT o4 Castello Piccolomini - Ortucchio Se avete smarrito il senso delle cose che cambiano il paese di Ortucchio è il luogo ideale per ritrovarlo.  Un tempo era un’isola del lago Fucino; un tempo il suo grazioso castello (ancora una volta un Piccolomini, divenuto monumento nazionale) era circondato da un profondo fossato pieno d’acqua.  Poi, poco più di un secolo fa, l’elemento acquoreo venne definitivamente sconfitto (le ostilità erano iniziate nientemeno sotto gli imperatori romani Augusto e Claudio).  Indescrivibile l’ebbrezza che si prova nel passare sotto − non sopra − un ponte levatoio, nel circumnavigare a piedi una poderosa fortificazione un tempo inespugnabile e nell’abbracciarne, quasi per scherno, uno dei torrioni circolari.  È una bella giornata di fine estate e ci sentiamo dei privilegiati nel gironzolare tra le pieghe...

IA e le soluzioni embedded

Questo esperimento ha riguardato la sintesi di un sistema embedded, basato sul microcontrollore PIC 16F877, per la visualizzazione di messaggi di testo e pattern grafici predefiniti con display OLED I²C.  A supporto della realizzazione, del debugging e dell'ottimizzazione del firmware, è stato impiegato il modello di intelligenza artificiale Claude 3.7 Sonnet in modalità “extended thinking”.  Decalogo del buon firmwarista  Dall’esperienza condotta è emerso il seguente decalogo, quasi una guida operativa per chi si occupa di progettazione microelettronica:  L’hardware è determinante: dettagli apparentemente secondari possono influenzare in modo critico l’esito di un progetto. L’hardware può mascherare il software: molti problemi di natura software derivano da malfunzionamenti o limiti hardware. Procedere per gradi: è fondamentale iniziare da test semplici e costruire progressivamente la complessità. Perseverare sempre: la tenacia è una dote essenziale per lo sviluppat...