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Visualizzazione dei post da maggio, 2025

Memento

Vi è qualcosa di profondamente inquietante nell’idea che l’uomo — quella creatura già naturalmente afflitta dalla tendenza compulsiva a conservare ricordi inutili e rimpianti tossici — possa un giorno ritrovarsi nella condizione, direi quasi nella dannazione, di possedere una memoria biologicamente perfetta, capace di registrare e conservare ogni minimo dettaglio dell’esistenza. Eppure, eccomi a contemplare questo scenario ipotetico: un’applicazione da sole 2.000 righe di codice denominata Memento che, attraverso misteriose manipolazioni delle sinapsi, trasforma il nostro cervello in un vero e proprio database relazionale. Il nome stesso —  Memento  — tradisce una volgarità concettuale che farebbe inorridire qualsiasi persona dotata di sensibilità linguistica: come se la memoria, quella facoltà così delicatamente fallace che ci consente di sopravvivere ai brutti ricordi grazie al benefico affievolimento temporale, potesse essere “potenziata” e aumentata c...

Dal transcript alla mappa concettuale

In un'epoca di continui stimoli e informazioni, come si costruisce un messaggio che non solo catturi l'attenzione, ma che riesca a trasmettere una visione, ispirare azione e lasciare un segno duraturo? Un esempio di come questi elementi possano confluire in un intervento incisivo è rappresentato da un mio recente discorso visualizzato nella mappa concettuale ridimensionabile sotto riportata.  Questo intervento, pur partendo da una semplice testimonianza, si dipana attraverso la “celebrazione” di traguardi concreti, una riflessione profonda sulla velocità del nostro tempo, e culmina in una chiamata all'azione collettiva, la cosiddetta Call To Action (CTA). Analisi del transcript IA a cura del modello 2.5 Pro di Gemini: L'intervento dimostra una notevole efficacia comunicativa partendo da un'apertura umile e personale, che crea immediatamente una connessione con l'uditorio.  La forza del messaggio risiede principalmente nella sua capacità di ancorare concetti ast...

Memory Palace

Viviamo, cari lettori, in un'epoca che ha fatto dell'oblio una raffinata disciplina estetica.  I nostri smartphone sono diventati custodi gelosi di ogni informazione, mentre noi ci aggiriamo per il mondo con la grazia eterea di chi ha delegato la propria memoria a protesi digitali sempre più raffinate. Eppure — e qui sta il paradosso che dovrebbe farci sorridere con amarezza — proprio nel momento di massima smemoratezza tecnologicamente assistita, ecco apparire un'applicazione che potrebbe restituirci in parte quella facoltà che con tanta diligenza stiamo perdendo.  Si chiama “Memory Palace” e pretende di insegnarci nuovamente l'arte di ricordare. Del meccanismo antico in veste moderna L'idea non è priva di fascino archeologico. Già gli antichi retori avevano intuito che la memoria ha una vocazione architettonica, preferendo organizzare i ricordi secondo logiche topografiche.  La “tecnica dei loci” trasforma concetti astratti in dimore concrete, pensieri in stanze, ...

Detect Different

Ecco come esorterei un team di sviluppo del deep learning durante un  briefing  aziendale.  Oggi cambiamo tutto!  Per troppo tempo, l'anomaly detection è stata un problema irrisolto: algoritmi complicati, risultati inaffidabili, falsi allarmi che rendevano inutilizzabili i sistemi.  Gli esperti si accontentavano di soluzioni che funzionavano “abbastanza bene”. Noi non ci accontentiamo!  Oggi vi presento qualcosa di rivoluzionario.  Qualcosa che non vi limitate a utilizzare, ma che trasforma il modo in cui pensate all'intelligenza artificiale. La magia inizia con una domanda semplice: “E se invece di cercare quello che è sbagliato, imparassimo prima quello che è giusto?” Questa domanda ha cambiato tutto. Mentre tutti cercavano anomalie nella confusione dei dati, noi abbiamo fatto qualcosa di incredibilmente diverso: abbiamo insegnato alle macchine a sognare la perfezione. Ricordate: le GAN non sono solo algoritmi. Sono due menti artificiali ...

Forecasting

I modelli di reti neurali specializzati per la previsione di serie temporali si stanno diffondendo rapidamente in numerosi settori, dalla finanza alla geofisica, dalla medicina all’industria. Questo post vuole suggerisce un esperimento controllato di forecasting  alla portata anche dei newbie della programmazione Python per il Machine Learning, volto a predire l’andamento futuro di una serie rumorosa a comportamento periodico (sinusoide) mediante una rete neurale ricorrente di tipo GRU (Gated Recurrent Unit).  I dati per l'addestramento sono costituiti da una serie temporale di 500 punti ricavati dalla relazione: y = sin ( x ) + ϵ dove  x  l' istante di campionamento in un intervallo pari a  quattro periodi della funzione sinusoidale, mentre  ϵ  rappresenta il rumore gaussiano additivo a media zero e deviazione standard 0.1. Questo approccio consente di simulare una situazione realistica in cui i dati sono affetti da errori accidentali di misura....

Serendipità

Aprire a caso un “mattone” di oltre 700 pagine, nello stile che definisco oracolare, e imbattersi in una “risonanza magnetica” di un dolce arrotolato forse è più che una coincidenza. Certamente un monito a tenere sotto controllo la glicemia, se non fosse però per il titolo del libro che è “Machine Learning with PyTorch and Scikit-Learn”. Non più un morbido foglio di pan di Spagna farcito ma l’impronta di algoritmo che si snoda in spire tridimensionali per burlarsi degli ingenui tentativi di una riduzione lineare. È lo Swiss Roll, un famoso test di riduzione dimensionale, ossia di semplificazione di dati complessi preservandone le caratteristiche essenziali. Ma perché tanta gloria? Semplice: riesce a “smascherare” le difficoltà di alcuni algoritmi, soprattutto quelli cosiddetti lineari, nel preservare nello spazio proiettato le relazioni esistenti tra i punti nello spazio 3D. * La Kernel PCA (con kernel RBF) si dimostra efficace nello srotolare la spirale, e quindi nel gestire relazioni...

Innovazione che guida

Un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale è una buona soluzione sia tecnica sia strategica. Migliora radicalmente l’esperienza dell’utente in quanto: risponde in tempo reale, guida il visitatore tra i servizi, propone contenuti personalizzati ed è accessibile 24/7. Vantaggi di un assistente IA rispetto a semplici pagine web: Interattività personalizzata: risponde a domande specifiche dell’utente, adattandosi al suo lessico. Accesso rapido alle informazioni: elimina la necessità di navigare tra molte pagine per trovare ciò che serve. Riduzione del carico sul servizio clienti: gestisce le richieste frequenti e decongestiona quelle complesse. Upgrade rapido: la sua conoscenza di base può essere aggiornata in pochi minuti senza modificare le informazioni contenute sul sito. Impatto sull’immagine aziendale : Comunica innovazione e apertura al futuro. Dimostra attenzione verso il cliente. Rafforza l'identità del brand con la comunicazione coerente. Migliora l'access...

Assistenti IA

Ho provato a immaginare come Isaac Asimov avrebbe riscritto questo post. Molte delle sue predizioni sulla robotica stanno prendendo forma.  Infatti, un assistente IA non è dissimile dai robot positronici che popolavano le sue storie, pur mancando di una forma fisica. L'umanità ha sempre tentato di espandere le proprie capacità.  Dall'invenzione della ruota al calcolatore meccanico, abbiamo costantemente creato strumenti per superare i nostri limiti biologici, e gli assistenti IA rappresentano semplicemente l'ultimo passo di questa evoluzione millenaria. Ciò che ora trovo affascinante è l'ubiquità di questi assistenti.  Non sono più confinati ai server governativi o di multinazionali come credevo fino a questo ennesimo esperimento in Python. Adesso, uno di essi che con un eccesso di modestia ho denominato SENZA da E mpatic S upport for N ormalization and A djustment, “dimora” anche nel mio laptop, pronto a svolgere compiti 24/7 che una volta richiedevano squadre di opera...