Sul web proliferano articoli sull'intelligenza
artificiale, ma come valutarne il reale contenuto informativo? Spesso, dietro
un lessico forbito, si nascondono testi che potrebbero essere “distillati” in
poche righe senza perdere nulla di significativo.
Questo pensiero d'assestamento della domenica nasce
dalla sensazione di “vuoto profondo” che ho provato questa mattina, leggendo
alcuni articoli presentati come approfondimenti di novità tecnologiche, ma che in realtà
non affermano nulla di nuovo rispetto a quanto già noto da mesi.
La buona notizia è che esistono criteri per misurare la qualità di questi contenuti, anche con l'ausilio dell'IA.
Un'analisi semantica potrebbe basarsi su quattro metriche fondamentali:
Nei casi peggiori, quando manca anche la coerenza argomentativa, il risultato è un banale “bla bla bla”, un frullato di termini nuovi privi di sostanza.
La buona notizia è che esistono criteri per misurare la qualità di questi contenuti, anche con l'ausilio dell'IA.
Un'analisi semantica potrebbe basarsi su quattro metriche fondamentali:
- Livello di spunti: l’articolo offre nuove prospettive o semplici ripetizioni?
- Densità concettuale: il testo è ricco di informazioni o si dilunga senza motivo?
- Approfondimento: vengono analizzati aspetti complessi o ci si ferma alla superficie?
- Potenziale di interazione: il contenuto stimola il lettore a riflettere, commentare o approfondire?
Nei casi peggiori, quando manca anche la coerenza argomentativa, il risultato è un banale “bla bla bla”, un frullato di termini nuovi privi di sostanza.
Lo screenshot mostra i risultati della
“distillazione”, effettuata da Claude 3.7 Sonnet, di un documento scaricato da Internet.
Una versione distillata non è da considerarsi come un tradizionale riassunto, perché viene creata dall'IA generativa avanzata semplicemente rimuovendo gli orpelli lessicali e le informazioni ridondanti.
Si noti la percentuale di compressione del 97%, che a mio avviso è notevole.
Qui viene usato il termine “distillazione” per assonanza concettuale con la distillazione di un liquido, in quanto in entrambi i casi si estrae l'essenza, rimuovendo il superfluo e mantenendo la parte più utile.
Una versione distillata non è da considerarsi come un tradizionale riassunto, perché viene creata dall'IA generativa avanzata semplicemente rimuovendo gli orpelli lessicali e le informazioni ridondanti.
Si noti la percentuale di compressione del 97%, che a mio avviso è notevole.
Qui viene usato il termine “distillazione” per assonanza concettuale con la distillazione di un liquido, in quanto in entrambi i casi si estrae l'essenza, rimuovendo il superfluo e mantenendo la parte più utile.