Passa ai contenuti principali

Res rei


La mia riflessione numero 24, “Definizioni mancate”, è un invito a riflettere sulle conseguenze della reificazione delle relazioni interpersonali. 
La notizia della violenza scaturita per un banale like è l'esempio lampante di come i legami affettivi possano diventare “beni” materiali che vengono talvolta percepiti come vitali alla stregua del cibo e dell'acqua. 
Sarebbe interessante analizzare come questo processo, alimentato dai social media, potrebbe influenzare il modo in cui gli adolescenti formano la propria identità e percepiscono l'altro. 
I like e altre metriche simili sono ormai diventati parametri di successo sociale e di autostima, creando un circolo vizioso di validazione estrinseca. 
Un feedback narcisistico che contribuisce ad alimentare una forma di alienazione profonda, in cui l'identità personale è sempre più dipendente dalla rappresentazione digitale e meno dalla dimensione individuale e interiore.
Si potrebbe definire la “coscienza reificata” nell'era digitale come una “alienazione sociale aggiornata”. Lukács descriveva già nella società industriale della prima metà del XX secolo la tendenza all'oggettivazione dell'altro che, in questi ultimi anni, sembra notevolmente accelerata dalla frequentazione compulsiva delle comunità online. 
In esse, le relazioni sembrano mediate quasi interamente da metriche quantitative, favorendo la percezione dell'altro come oggetto misurabile che si può possedere o dominare, piuttosto che come individuo complesso e irriducibile.

Definizioni mancate
“Tredicenne accoltella 14enne per un like alla foto della ex fidanzatina”
La notizia è di qualche giorno fa e mi era sfuggita. Mi aspettavo che qualcuno definisse la relazione tra i due adolescenti di tipo lukacsiano, aggettivo in via d'estinzione. Potevano anche scrivere qualcosa sulla reificazione, spiegando come essa venga utilizzata da György Lukács nella sua opera “Storia e coscienza di classe” per descrivere il modo in cui le relazioni sociali nei sistemi capitalistici sono oggettificate.



Post popolari in questo blog

Salmoni, scarpette, cetrioli e altro

Tutto il testo contenuto in questa pagina è stato pensato e scritto dall'autore del blog.   1. Come il salmone 2. Ooops! 3. Le scarpette hi-tech 4. Equivoci contemporanei 5. I saccenti 6. Medaglie di legno 7. La festività del Nulla 8. Gli aggiornamenti elettronici del Libro dell'Apocalisse 9. Dubbi ne ho 10. La maieutica del vulcaniano 11. Un piacevole vasetto di miele 12. Povere sfere 13. Caos comune mezzo gaudio 14. La fontana senza volti 15. Il piromane super beffardo 16. Boom di serpenti 17. Sistemi in via di degradazione 18. Il gatto nero 19. Alain Delon è ancora vivo? 20. Per sempre con i cani 21. Eventi imprevedibili 22. I robot sottomessi 23. Lady Gaga e Bruno Mars incantano 24. Definizioni mancate 25. Il mio nemico drone 26. Errore di valutazione 27. Ringraziamenti 28. Cari cetrioli, vi scrivo 29. Boom di detective 30. Gli UFO trascurati 31. Il grande salto delle rane 32. La malattia artificiale 33. Homo consumens 34. Lacune informatiche 35. Sei troppo! 36. ...

Welcome reader!

Siamo equi: ci sono sciocchezze che fanno meditare   (da Improvvisi per macchina da scrivere di Giorgio Manganelli)   Le repliche sismiche stabilizzano la faglia dopo una sua frattura; analogamente i pensieri d'assestamento riordinano la mente dopo un periodo turbolento o di trasformazione interiore. Nel blog, questi pensieri vengono organizzati, tra il serio e il faceto, in 60 mie riflessioni che mi sono servite a comprendere meglio e, a volte, a metabolizzare alcune esperienze cognitive, emotive e sociali. Riflessioni che, per varie ragioni, non hanno alimentato il confronto dialogico usuale, spesso condizionato dai frame che semplificano, spesso eccessivamente, i nostri ruoli “pubblici”, specie negli ambienti lavorativi. Per questo, “Pensieri d’assestamento” va inteso come la rottura di un frame atteso; come un comportamento fuori contesto che però non può essere rinegoziato, vista la natura asimmetrica della comunicazione; come un “angolo degli oratori”, in cui...

Interpretazioni

Esistono diversi modelli di intelligenza artificiale generativa, i cosiddetti LLM (Large Language Models), e ognuno di essi può valutare in modo diverso i testi “human written”, attribuendo un diverso valore semantico alle parole e alle frasi, come se per una stessa opera esistessero più piani di lettura. Tuttavia, se questa multidimensionalità esegetica non è stata concepita dall’autore, allora le diverse interpretazioni riflettono semplicemente la complessità delle reti neurali, complessità che appare molto simile, almeno nei risultati, alla sensibilità del lettore. Per sensibilità del lettore intendo la capacità di cogliere le sfumature, i dettagli stilistici, le connessioni logiche-argomentative di un testo, andando oltre la semplice comprensione letterale. Il bagaglio di esperienze, conoscenze e prospettive personali può influenzare profondamente la decodifica di un testo. Per questo motivo, una stessa opera può evocare emozioni, riflessioni e pensieri diversi a seconda delle p...