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Questione di prerequisiti


Parlare di prerequisiti per la lettura alla fine di un’opera è un po’ come inserire le avvertenze e le
precauzioni d’uso alla fine del foglietto illustrativo di un farmaco (ma lo fanno davvero?).
Ci vedo la stessa scelleratezza della quale anch’io mi sono reso responsabile in questo blog. Del resto, le idee sono come le nubi vaganti che fluttuano libere nel cielo: è già una grazia di Dio se arrivano e sono promettenti. Non vengono inseriti nei libri di narrativa per una qualche forma di rispetto verso il lettore o per non compromettere le vendite.
Nei testi scolastici sembrano dei moniti rivolti all'insegnante che suonano più o meno così: “Guarda che se l’alunno non comprende, la colpa è anche tua”.
Ma quali sono questi prerequisiti alla lettura, così poco utilizzati in campo letterario?
In primis, i prerequisiti cognitivi e linguistici, come la conoscenza del vocabolario e della grammatica, necessari unicamente per comprendere il significato letterale di un testo. 
Poi ci sono i prerequisiti contestuali, più stringenti, come la conoscenza di un determinato argomento o settore, necessari a collegare le nuove informazioni con quelle già acquisite. 
In sintesi, i prerequisiti preparano il lettore a interpretare un testo in modo più efficace, “sollevandolo” dalle critiche ingenerose verso l'autore.
Di seguito riporto la mia riflessione n. 22, “I robot sottomessi”, e i prerequisiti per leggerla bene secondo GPT-4o.

I robot sottomessi
Finalmente sul mercato un robot casalingo al costo di poche migliaia di dollari. La velocità con cui la notizia corre sul Web è paragonabile solo a quella con cui si diffondono, su tutta la Terra, i tribodi alieni del film “La guerra dei Mondi”. A differenza però delle terrificanti creature immaginate da H. G. Wells, i nuovi collaboratori domestici, per esigenze di budget, non sono stati forniti di tentacoli meccanici e armi devastanti, non vogliono dominare la razza umana e conoscono a menadito le tre leggi della robotica di Asimov. Il loro elevato grado di docilità, affermano i programmatori del firmware, è stato raggiunto solo grazie a corsi full immersion di graduale sottomissione e prova pratica finale consistente nel lavare e stirare le tute dei più noti campioni di mud wrestling. I nuovi modelli sono disponibili nella versione a due gambe per i single e a quattro zampe per le coppie. La durata delle prestazioni, per ora, non copre l'intero arco della giornata ma la ricarica, almeno stando ai primi rumors, dovrebbe essere rapida.


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