Passa ai contenuti principali

Pura follia


Genio e sregolatezza: due facce della stessa medaglia. Pardon! Genio e follia.
Il Museo del Louvre celebra la follia con la grande mostra “Figures du Fou. Du Moyen Âge aux Romantiques”, in programma dal 16 ottobre al 3 febbraio 2025.
L’elemento che accomuna i personaggi ritratti, vittime più o meno inconsapevoli del detto “il troppo stroppia”, è l’eccesso: troppo amore, troppa religione, troppa buffoneria.
Molti di loro sono noti per aver camminato sul sottile confine che separa l’ispirazione, creativa o religiosa, dall’instabilità mentale.
Un banner pubblicitario, invadente come solo la pubblicità sa essere, mi ha inizialmente irritato. Ma quell’irritazione ha presto ceduto il passo alla riflessione, la numero 35: “Sei troppo!”. Un pensiero sulla nostra ossessione di relegare la follia entro limiti angusti, quasi a negarla o esorcizzarla.
Questa riflessione si chiude con una sorta di rifiuto: riscoprire la figura del “folle” sembra una sfida, poiché questo spiacevole esempio di aggettivo sostantivato ha assunto una rilevanza inquietante nelle cronache angosciose del nostro tempo.
Nonostante ciò, riconosco il valore artistico delle opere esposte, che sicuramente meritano considerazione.

Sei troppo!
Il Museo del Louvre elogia la follia. L'elemento che accomuna i personaggi ritratti, dal medioevo ai romantici, è l'eccesso: troppo amore, troppa religione, troppa buffoneria. Con una finestra temporale più ampia, avremmo trovato qualche volto noto ospitato per troppa “passione per le armi”. Tutte vittime più o meno inconsapevoli del “il troppo stroppia”. Con questa new entry sarebbero però aumentate le note didascaliche dei quadri per segnalare anche il grado di pericolosità dei soggetti. Mentre navigo alla ricerca di altri indizi sulla mostra di mostri, mi imbatto in un banner click resistente con su scritto a caratteri cubitali “Il Musée du Louvre vi invita a (ri)scoprire la figura del folle, in una mostra inedita che si terrà dal 16 ottobre 2024 al 3 febbraio 2025”. Uno slogan pubblicitario rassicurante, che sembra voler confinare nello spazio e nel tempo l'eccesso umano. Ringrazio ma non ho bisogno di (ri)scoprire la figura del folle perché è tutt'oggi più manifesta che mai. Fatto salvo, ovviamente, il valore artistico delle opere esposte, che sicuramente meritano considerazione.

Post popolari in questo blog

Salmoni, scarpette, cetrioli e altro

Tutto il testo contenuto in questa pagina è stato pensato e scritto dall'autore del blog.   1. Come il salmone 2. Ooops! 3. Le scarpette hi-tech 4. Equivoci contemporanei 5. I saccenti 6. Medaglie di legno 7. La festività del Nulla 8. Gli aggiornamenti elettronici del Libro dell'Apocalisse 9. Dubbi ne ho 10. La maieutica del vulcaniano 11. Un piacevole vasetto di miele 12. Povere sfere 13. Caos comune mezzo gaudio 14. La fontana senza volti 15. Il piromane super beffardo 16. Boom di serpenti 17. Sistemi in via di degradazione 18. Il gatto nero 19. Alain Delon è ancora vivo? 20. Per sempre con i cani 21. Eventi imprevedibili 22. I robot sottomessi 23. Lady Gaga e Bruno Mars incantano 24. Definizioni mancate 25. Il mio nemico drone 26. Errore di valutazione 27. Ringraziamenti 28. Cari cetrioli, vi scrivo 29. Boom di detective 30. Gli UFO trascurati 31. Il grande salto delle rane 32. La malattia artificiale 33. Homo consumens 34. Lacune informatiche 35. Sei troppo! 36. ...

Welcome reader!

Siamo equi: ci sono sciocchezze che fanno meditare   (da Improvvisi per macchina da scrivere di Giorgio Manganelli)   Le repliche sismiche stabilizzano la faglia dopo una sua frattura; analogamente i pensieri d'assestamento riordinano la mente dopo un periodo turbolento o di trasformazione interiore. Nel blog, questi pensieri vengono organizzati, tra il serio e il faceto, in 60 mie riflessioni che mi sono servite a comprendere meglio e, a volte, a metabolizzare alcune esperienze cognitive, emotive e sociali. Riflessioni che, per varie ragioni, non hanno alimentato il confronto dialogico usuale, spesso condizionato dai frame che semplificano, spesso eccessivamente, i nostri ruoli “pubblici”, specie negli ambienti lavorativi. Per questo, “Pensieri d’assestamento” va inteso come la rottura di un frame atteso; come un comportamento fuori contesto che però non può essere rinegoziato, vista la natura asimmetrica della comunicazione; come un “angolo degli oratori”, in cui...

Interpretazioni

Esistono diversi modelli di intelligenza artificiale generativa, i cosiddetti LLM (Large Language Models), e ognuno di essi può valutare in modo diverso i testi “human written”, attribuendo un diverso valore semantico alle parole e alle frasi, come se per una stessa opera esistessero più piani di lettura. Tuttavia, se questa multidimensionalità esegetica non è stata concepita dall’autore, allora le diverse interpretazioni riflettono semplicemente la complessità delle reti neurali, complessità che appare molto simile, almeno nei risultati, alla sensibilità del lettore. Per sensibilità del lettore intendo la capacità di cogliere le sfumature, i dettagli stilistici, le connessioni logiche-argomentative di un testo, andando oltre la semplice comprensione letterale. Il bagaglio di esperienze, conoscenze e prospettive personali può influenzare profondamente la decodifica di un testo. Per questo motivo, una stessa opera può evocare emozioni, riflessioni e pensieri diversi a seconda delle p...