Dall’Arizona ci arriva una notizia che ha dell'incredibile: per 26 lunghi anni, nessuno dei dispensatori di consigli a vario titolo, sia gratis che a pagamento, ha mai associato le difficoltà respiratorie di un giovane a un corpo estraneo incastrato nella narice.
E così, grazie a un potentissimo starnuto, un mattoncino LEGO, perfettamente conservato, è finalmente riemerso dalle profondità del suo naso, dando sollievo immediato al povero malcapitato che, pieno di stupore, ha esclamato: “Ora posso respirare!”.
Se applicassimo la lezione appena appresa da questa vicenda a situazioni simili o percepite come tali, i risultati in termini di prevenzione e cura delle patologie sarebbero disastrosi.
La precedente costruzione ipotetica indica una possibilità non certa ma realizzabile perché si apprende spesso e volentieri per analogia.
Tutto questo per dire che tanti di questi “mattoncini” non costruiscono certo la fiducia verso qualcosa o qualcuno, ma la distruggono.
Pirandello, in fondo, lo sapeva: “Le assurdità della vita non devono parer verosimili, perché sono già vere.” In questo caso, però, dobbiamo sostituire “vita” con “diagnosi”. Diverse altre conclusioni sono sottintese...
Collezionismo estremo o fatalità?
Dall’Arizona una notizia fresca fresca di giornata: un mattoncino LEGO vecchio di 26 anni, simbolo universale dell’innocenza infantile, torna clamorosamente alla luce perfettamente conservato. L’autore del sensazionale rinvenimento non è però un archeologo affetto dalla sindrome di Peter Pan, ma un giovane che da anni, 26 per l’appunto, ha sofferto di difficoltà respiratorie e apnee notturne. Le sue prime parole, dopo un vigoroso starnuto che per poco non ha mandato in frantumi i vetri di una cucina, sono state: “Ora posso respirare!”. Forse c’erano stati dei segni premonitori del fragoroso soffio nasale in una narice che rimaneva inspiegabilmente più aperta dell’altra. L’evento ha riacceso il dibattito sull’importanza della manualistica nella prevenzione degli infortuni anche del settore pre-edilizio. Si prevede un picco nelle visite otorinolaringoiatriche per tutte quelle persone che non hanno riscontrato benefici nella cura dei loro problemi respiratori. Intanto, gruppi di animisti hanno già manifestato il loro interesse per quel cubetto di plastica che per tanto tempo ha assorbito l’essenza e l’energia del proprietario. Pirandello mise in guardia sugli scrupoli della fantasia scrivendo: “Le assurdità della vita non hanno bisogno di parer verosimili, perché sono vere”.