Chissà perché la nuova interfaccia canvas di GPT 4o mi richiama alla mente la locuzione latina “cum grano salis”. Bellissime le funzionalità di editing per sgrossare il testo e arricchirlo con le informazioni “grattate” su Internet, pratico il selettore per adattarlo ai diversi livelli di lettura, ma state attenti al risultato. Come si può vedere nel pannello di destra della figura sotto riportata, in alcuni punti il senso della mia riflessione è stato stravolto. Quando l’IA riuscirà a farlo senza errori, invierò a OpenAI il feedback “Ok, ci siamo!”. Comunque, un plauso per il comodissimo strumento destinato a cambiare in meglio la didattica.