Non è facile catturare l’anima di un testo, forse il solo pensiero di provarci è pura follia. Qualcuno ci riesce conoscendo lo stile dell’autore, il modo unico di esprimere i suoi pensieri mediante precise scelte linguistiche, narrative e, vale solo per i più bravi, ritmiche.
Quest’anima ─ che è stata definita il cuore delle pagine nei libri, l’essenza delle storie nei racconti, il soffio delle parole in una riflessione (è il mio caso), ma anche la luce tra le righe, il respiro della carta e la magia racchiusa dalle copertine ─ è assai schiva.
Possiamo solo, con un minimo di allenamento alla lettura, notare la sua assenza nella valanga di articoli, scritti a due mani e con tante GPU (quelle delle reti neurali), che ormai ha contaminato Internet. Articoli che spesso sono un’accozzaglia di periodi giustapposti privi di qualsiasi flusso narrativo, risultato efficiente di un copia e incolla selvaggio delle risposte dei vari chatbot.
Così pensano di ottenere un’intelligenza naturale, anche discreta, miscelando più intelligenze artificiali. Pura illusione! Qualcuno si è spinto anche a sperimentare soluzioni esotiche sempre nell’intento di mitigare il giudizio di ZeroGPT e fregare i lettori. Traducono, ad esempio, il “semilavorato” in una lingua tosta come l’islandese e poi di nuovo nella nostra. Come per trovare la trasformata delle parole e poi la loro antitrasformata.
Peccato che queste operazioni, in questo caso, non sono invertibili e annullano l’anima del testo.
Nel caso in cui la fonte sia artificiale, purtroppo per i produttivi, l'anima del testo non può essere generata tramite questo trucchetto, che la elimina soltanto e ne rende ancora più percepibile l'assenza.
Come annullare l'anima dalla mia riflessione n. 53.
Il Re dei cubi
Da oggi il Cubo di Rubik può scrivere il suo “I miei primi cinquant'anni”. Anni di passioni e frustrazioni per tanti novelli genietti che ora, il giorno del suo compleanno, gli portano, come regalo, il conto delle ore trascorse ad allineare quadratini colorati. Ore, che con il senno di poi, potevano essere più proficue nei modi più impensati. Ad esempio, dedicandole alla pesca con la certezza che anche la trota più ostinata alla fine, per compassione o a causa del male di vivere, avrebbe abboccato. Oppure, collezionando sacchetti di mal d'aria con l'opportunità di entrare nella classifica del Guinness dei primati categoria viaggi. L'accanimento terapeutico sul cubo di cubi è durato fino alla pubblicazione su Internet delle sequenze di mosse, chiamate generosamente algoritmi, che consentono anche ai meno dotati di ordinare il caos cromatico degli adesivi. C'è da dire però, che prima degli aiutoni, in preda a crisi da tecnostress, si arrivava a staccarli per ottenere più rapidamente lo stesso risultato: potenza del pensiero laterale! Un brindisi al Cubo di Rubik per aver comunque reso una moltitudine di gente più paziente.Traduzione Google in islandese (forse non serve mostrarla)
Frá og með deginum í dag getur Rubik's Cube skrifað "Fyrstu fimmtíu árin mín". Margra ára ástríðu og gremju hjá mörgum nýjum snillingum sem nú, á afmælisdeginum hans, færa honum að gjöf frásögnina af þeim klukkutímum sem fóru í að raða upp lituðum ferningum. Klukkutímar, sem eftir á að hyggja, hefðu getað skilað meiri arði á óvæntustu vegu. Til dæmis að helga þá veiðunum með vissu um að jafnvel þrjóskasti silungur myndi á endanum bíta, af samúð eða sársauka að lifa. Eða að safna flugveikipoka með tækifæri til að komast inn í ferðaflokk Guinness Book of World Records. Meðferðarþrjóskan á teningsteningnum hélst þar til birtar voru á Netinu á röð hreyfinga, rausnarlega kölluð reiknirit, sem gera jafnvel þeim sem minna mega sín að panta krómatískan glundroða límmiðanna. Það verður hins vegar að segjast að áður en aðstoðarmennirnir, í þrengingum tæknistraumskreppunnar, enduðum við á því að losa þá til að ná sömu niðurstöðu hraðar: kraft hliðarhugsunar! Hér er Rubik's Cube til að gera fjölda fólks þolinmóðari samt.
Ora se ritraduco in italiano (l’antitrasformata) il testo in islandese, queste sono le differenze con testo originale in cui si è smarrita la mia anima. La prima voce del confronto nell'elenco puntato è quella svuotata di ogni trascendenza.